Pensieri,parole e incontri?

Riservata a Leo e Morticia

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    Dal tuo peggior incubo

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    La sua prima lezione di divinazione era già conclusa,nonostante tutto era molto soddisfatta.
    Era tornata nei dormitori per darsi una rinfrescata e per cambiarsi voleva stare più comoda infatti decise di mettersi un paio di jeans sbiaditi e una maglia corta legata sotto al seno da un semplice noto,lasciando scoperto il suo stomaco con adeguato piercing all'ombellico,insieme a tutto questo ci abbinò delle decolté nere lucide e alte (x).
    Voleva visitare per bene quel immenso castello,da quando era arrivata in quel posto non era riuscita a visitarlo per bene.
    Tra quello strano e poco piacevole incontro con gli altri educatori e subito dopo il colloquio col direttore non era riuscita per niente a star tranquilla.
    Aveva giurato a se stessa che se avesse beccato quel Leo lo avrebbe incenerito,ma aveva anche promesso al preside che doveva tenere la calma quindi sicuramente non l'avrebbe fatto,per ora.
    Uscì dai dormitori e si diresse verso il cortile dell'ingresso.
    La metà dei studenti stava seguendo le lezioni infatti in giro c'erano solamente gli studenti dei ultimi anni.
    Nonostante quel giorno non si era vestita stravagante come suo solito aveva gli occhi dei ragazzi adosso,non che gli dispiaceva.
    Si sedette sul muretto del cortile principale e si accese una sigaretta,si osservò attorno.
    Gli vennero in mente diversi ricordi legati ai suoi anni nella scuola di stregoneria,quando era una ragazzina.
    Quando dovette affrontare il capello parlare,non ci furono dubbi sulla casata che doveva frequentare infatti fu subito smistata nei Serpeverdi il suo carattere acido e freddo l'aveva portato a quella casata,che da quel giorno divenne la sua unica ragione per continuare gli studi in quella scuola.
    Quella freddezza dovuta anche dal rapporto che aveva coi suoi genitori,che gli negavano di vedere sua nonna,unica persona che veramente poteva capirla e solo quando era più grande corse da lei ma trovò una brutta sorpresa la trovò morta,per questo non riuscì mai a sapere veramente tutto di lei solamente dai suoi diari scoprì che aveva aiutato a fondare questa scuola dove ora lei stava insegnando e stava distribuendo le sue conoscenze a quei studenti,quei anni cosi lontani ma che in realtà erano così vicino la fecero sorridere.
    Durante quei anni riuscì a conoscere la persona che la prese sotto la sua ala,Voldemort e divenne anche la sua prediletta per questo lei sa trucchi che nemmeno i peggior maghi neri possono conoscere,quando venne a sapere che fù ucciso il suo cuore divenne ancora più nero,e promise di vendicarlo ma questa è un'altra storia.
    Tornò alla realtà scacciando i pensieri che gli avevano invaso la mente,si osservò ingiro osservando il verde di quel cortile e il grande cancello che in lontananza dava il benvenuto ai maghetti che volevano imparare la stregoneria in tutta la sua bellezza.
    Pensò a quell'incontro avuto nel monastero,gli animi si erano molto surriscaldati e sapeva che prima o poi quei due li avrebbe incontrati alla fine era la stessa scuola e il posto nonostante grande era piccolo.
    Logicamente non avrebbe mai chiesto scusa,anche perché da parte sua non ce n'era bisogno ma allo stesso tempo non era sicura di poter essere meno acida del solito ma ci avrebbe provato.
    Diede un tiro alla sua sigaretta mentre metà dei ragazzi si avvicinarono a lei,con fare al quanto spavando sicuramente non avevano capito che era una educatrice.
     
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  2. »blackwolf
     
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    Leo aveva sostenuto la sua prima lezione di incantesimi dopo aver superato il nervosismo iniziale tutto andò per il meglio secondo le sue aspettative
    Già si fece un quadro generale dei maghi che sedevano dietro i banchi quelli del primo avevano un buon potenziale secondo la sua prima impressione ma dovevano ancora essere plasmati e messi sulla retta via magica
    Appena conclusa la lezione si diresse al suo dormitorio per una bella rinfrescata ne aveva il bisogno la tensione che aveva durante la sua prima lezione a Mannheim l'aveva fatto sudare e non poco
    Dopo essersi rinfrescato dal suo armadio prese una camicia bianca e dei pantaloni neri tendenti al classico e delle scarpe sportive
    Un mix di tendenze ingarbugliate come la sua personalità al limite del folle
    Se l'avrebbero visto conciato cosi in Francia dove prima lui occupava la cattedra di docente sicuramente gli avrebbero dato del matto mescolando il classico con lo sportivo gli avrebbero dato del matto ma invece era un abbinamento che stava bene e guardandosi allo specchio ne era ancora più convinto
    Si diede una sistemata ai capelli biondi sparandoli in aria come sempre controllo la barba che era ancora corta quindi per un paio di giorni sarebbe stato ancora apposto la sistemo solamente tagliando la ricrescita sul pizzetto e sulla parte bassa del viso che si congiungeva ad esso con l'ausilio di un paio di forbici
    Fatto questo piego le maniche della camicia sino a scoprire entrambi gli avambracci lasciando scoperti i tatuaggi che abbellivano le sue braccia prese la sua bacchetta e la ripose alla cintola dei pantaloni
    E decise di uscire dalla stanza per far un giro del castello
    Girando per i corridoi si sentiva finalmente a casa
    Anche se lo conosceva a memoria quel castello decise di girarlo cominciando dalle parte antistanti e si diresse verso il cancello d'ingresso
    Arrivato li si soffermo nel cortile a fissare il grosso cancello
    Alla sua mente subito affiorarono i ricordi di lui quando varco per la prima volta quel cancello per cominciare lo studio della arti magiche
    Adesso si trovava dal lato opposto della medaglia era lui ad insegnare le arti magiche agli studenti di quell'Accademia
    La sua attenzione però fu attratta da un gruppo di studenti che stavano cominciando ad accalcarsi intorno ad una donna
    Con la coda dell'occhio noto che quella donna era la signorina Addams
    Loro due già si erano conosciuti ma il loro incontro non fu tanto amichevole
    Decise di sedare subito quella piccola calca di ormoni non per aiutare la signorina Addams ma solamente perchè non amava il casino gli studenti dovevano tenere il giusto rigore durante gli orari scolastici e extra scolastici su questo non poteva transigere
    Impugno la bacchetta è a passo lento si diresse verso il gruppo di ragazzi
    Una volta che fu quasi vicino a loro disse con tono di voce severo
    Aqua eructo
    E i simboli runici incisi sulla bacchetta si illuminarono di blu intenso è una getto d'acqua travolse il gruppo di studenti,alcuni dalla potenza del getto caddero anche in terra ma non si fecero male per loro fortuna
    Placate i vostri bollenti spiriti è andate nelle aule a seguire le lezioni vi ricordo che la signorina di fronte a voi è la vostra educatrice di Divinazione siete fortunati che per la vostro comportamento indecoroso e irrispettoso non tolga dei punti alla vostre confraternite prendetelo come un avvertimento la prossima volta non sarò cosi indulgente quindi su filate
    Dopo che tutto il gruppo entro nell'accademia lui passo davanti a Morticia
    Non creda che abbia fatto questo per aiutarla sia ben chiaro ma gli studenti devono aver rispetto per gli educatori è una bella rinfrescata alle loro idee forse li aiutare a pensarci due volte la prossima che hanno in mente di avvicinarsi a qualcuno
    Sorrise lievemente è porto gli occhi chiari al cielo
    Il sole era alto ma in Islanda per fortuna si manteneva sempre un clima mite il massimo che si potevano raggiungere erano 20 -25 gradi
    Con la coda dell'occhio guardo la ragazza come era vestita
    Come fa ad educatrice ad abbigliarsi cosi durante le lezioni mi sembra una studentessa del 7° anno più che un insegnante bha contenta lei penso tra se è se
    Tenendo la debita distanza e non proferendo più parola con lei quello che era successo al tempio ancora lo ricordava e sicuramente non l'avrebbe passata liscia quella donna ma per il bene dell'Accademia doveva star calmo e non fare colpi di testa
    evitarla sarebbe stato meglio,forse si, ma il fato per adesso era contro il suo pensiero avendoli fatti incontrare
    Avrebbe potuto allontanarsi ma non ne aveva voglia voleva godersi il tepore del sole e la frescura che veniva dalle montagne che circondavano il castello
    E non si sarebbe mai perso tutto quello per una donna molte volte il semplice parlare era meglio che duellare anche se lui preferiva di gran lunga la seconda opzione non era tanto diplomatico da avere un discorso e poi a quella donna da chiedere scusa quindi era meglio come aveva detto lei convivere fino a fine anno per il bene degli studenti
    Sicuramente Leo sapendo che forse avrebbe potuto avere altri intenti in quell'accademia
    Come chissà reclutare studenti e dichiarare guerra al mondo magico Islandese
    Rimembrando la sua reazione quando parlo di Voldemort e della sua morte poteva aspettarsi di tutto da quella donna che era cosi legata a quell'idea di magia e sicuramente un pò di sete vendetta circolava nel suo sangue quindi meglio tenerla sottocontrollo al fine di evitare spiacevoli avvenimenti
     
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    Si stava godendo quel tranquillo momento,e se dovuto poteva anche punire quei studenti quando arrivò unica persona che non voleva vedere,educatore di pozioni.
    Come sempre non sembrava un'uomo ma un mezzo vichingo e un mezzo troll.
    Gli mancava solamente una mazza di legno in mano e sarebbe stato perfetto.
    Si mise a ridere quando vide quei studenti bagnati come pulcini che corsero come se fossero dei topi e avessero visto un gatto,nei propri dormitori.
    Diede un tiro alla sua sigaretta e fisso quell'uomo alzando le spalle Ormai dopo avervi conosciuto non mi aspetto nessun gesto intelligente e cordiale da lei commento sorridendo alla fine quello che aveva detto era la pura verità per lei ma togliendo questo era la solita frecciatina che gli piaceva lanciare a chi gli aveva mancato di rispetto.
    Anche perché se non conosci una persona non devi assolutamente giudicarla soprattutto nel mondo magico.
    Stette ferma seduta ancora su quel muretto mentre lo fissava non era male come ragazzo ma aveva il carattere di un bambino dispettoso e immaturo,nonostante sembrava che avesse avuto su una trentina di anni,come mentalità e cervello sicuramente si era fermato a dieci anni.
    Non credere che a saper usare una bacchetta runica ti renda bravo in tutto ma soprattutto interessante,sinceramente per come ti sei posto al tempo non credo che in te ci sia molta maturità commento per poi alzarsi e per dare un ultimo tiro alla sua sigaretta per poi farla sparire.
    Si avvicinò a lui e gli andò davanti i suoi occhi smeraldi si persero in quelli cristallini del ragazzo gli appoggiò la sua mano gelida sulla spalla Mai giudicare qualcuno da un oggetto o dal primo aspetto perché se capiti davanti alla persona sbagliata la tua arroganza e spavaldagine non porterà a qualcosa di buono gli sussurrò all'orecchio mentre si allontanò da quel ragazzo passandogli davanti e si andò a sedere su una panca di cemento posta sotto a un grande albero,con poca curanza nei confronti di cosa doveva dire quel ragazzo.
    Alla fine aveva promesso a se stessa quando mise piede in quella accademia di non farsi subito riconoscere ma soprattutto di non far casini e non procurare danni iriparabili,per questo la miglior cosa era evitare quella persona,fino al momento che lui non avrebbe capito che in tutte le maniere dovevano convivere dentro quelle mura insieme anche perché erano due Educatori,e non potevano comportarsi come dei bambini,ce n'erano già troppi in quella scuola.
    Si mise a fissarsi intorno e iniziò a fissare seriamente due studenti.
    Uno studente di Tyr e Hell stavano facendo dei dispetti a un ragazzo dell'altra confraternita Freyr,scosse la nuca e andò vicino a loro,tocco sulle spalle i due ragazzi che tra l'altro uno era proprio della sua confraternita e li fece lievitare solamente al tocco.
    Allora,io ve lo dico una volta solamente chi trovo ancora a fare dispetti stupidi avrà una seria punizione oltre che far togliere dei punti alla propria confraternita,ci siamo intesi? commento seriamente mentre fisso quei due ragazzi che volevano non troppo comodamente e con insolenza iniziarono a parlare troppo,domandandosi non troppo educatamente chi fossi.
    Li fissai nei occhi Noto che non avete partecipato alle mie lezioni di Divinazione,cosa che sono obbligatorie e cosa che pareggeremo i conti quando entrerete in classe,ci siamo capiti? commentò per poi far cadere sul manto erboso quei ragazzi osservò il ragazzo di Freyr che era più che altro terrorizzato da quei due bulli gli sorrise e lo rassicurò.
    Come gesto di ringraziamento quello studente gli sorrise per poi correre via sicuramente nella sua confraternita.
    E invece quei due piccoli bulli insolenti fissarono con occhi al quanto spauriti la Educatrice per poi scappare velocemente,sembravano quasi dei fulmini.
    Alzo le spalle e tornò seduta sulla panchina,quasi si era dimenticata di quel educatore che poco prima aveva lasciato come uno stoccafisso vicino al porticato.
     
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  4. »blackwolf
     
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    Leo nel vedere quella calca che quasi sbavava hai piedi dell'Educatrice di Divinazione gli dava veramente sui nervi
    Non poteva tollerare un simile comportamento da parte degli studenti aveva già annottato nella sua mente le loro confraternita di appartenenza cosi da dargli una bella punizione quando sarebbe ritornato in accademia in quel gruppo c'erano anche alcuni studenti della sua confraternita
    Per loro aveva in mente una punizione molto umiliante essendo che si credevano cosi virili stroncherà subito quei loro modi di fare facendogli tirare a lucido tutta la sala comune di Tyr e se avrebbero osato solamente a proferire parola contro quella sua punizione tireranno a lucido anche le stanze degli studenti del primo anno che come tutti ben sanno sono le più disordinate e sporche essendo che i loro risiedenti sono ancora dei bambini infondo e non conoscono per nulla l'ordine cosa voglia dire
    Non poteva attribuire la colpa di quel comportamento solo agli allievi ma anche l'educatrice di divinazione ci aveva messo del suo presentandosi in quegli abiti succinti non per niente adatti in un contesto scolastico dove gli ormoni viaggiano a mille tra quei giovani in piena età di sviluppo
    Avrebbe accettato il suo vestiario al di fuori dell'accademia ma in quel contesto era del tutto inadatto
    Anche se doveva ammettere che non era niente male e rifocillare gli occhi con visioni non era per nulla una brutta visione però doveva mantenere la rigorosità che lo contraddistingueva e molto volte lo faceva sembrare agli occhi di chi non lo conosce antipatico e burbero
    Ma Leo era stato educato in maniera severa e quella severità negli insegnamenti che aveva ricevuto dal preside Oddson in primis quando era un semplice studente era diventato quello che era e avrebbe usato con i suoi allievi la stessa tecnica di insegnamento
    Troppo bonari e accondiscendenti nel mondo magico non si può essere
    Quando la giovane comincio a parlargli lui l'ascolto senza batter ciglio
    Le sue parole gli scivolavano addosso ma su una cosa aveva ragione avrebbero dovuto convivere per l'accademia e Leo se era necessario per il bene della scuola avrebbe trovato un compromesso con lei
    La fisso con i suoi occhi cristallini senza mostrare alcun sentimento per quello che lei gli aveva detto era impassibile
    Incrocio le braccia al petto
    Sia chiaro che quello che ho fatto non lo fatto mica per lei,ho fatto quel gesto solamente perchè dagli allievi esigo disciplina e rispetto è anche lei dovrebbe seguire questa linea d'onda non è più una studentessa del settimo anno
    Il Direttore le ha affidato un compito importate e dovrà cercare di tenere alto il nome che quest'Accademia ha non si accettano buonismi o favoritismi sia ben chiaro le regole sono regole e tutti dobbiamo rispettare
    Ci è stato affidato un compito far rinascere questa scuola e sono disposto anche a raggiungere un compromesso con lei se è necessario essendo che entrambi sappiamo che lei non piace a me e io non piaccio a lei se il preside Oddson infondo la voluta tra questa mura sicuramente qualcosa di buono ci sarà in le
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    I suoi occhi glaciali non si muovevano dal volto della donna
    Quando lei poggio la sua mano sulla sua spalla lui cerco di scansarsi non amava molto i contatti con le altre persone
    Non istighi la mia pazienza signorina non vorrei farle del male nemmeno lei sa con chi sta parlando infondo quindi ritragga le sue unghie
    Non voleva far l'acido ma era meglio mettere le cose in chiaro dall'inizio cosi non ci sarebbero state sorprese spiacevoli col passare del tempo
    Leo era una persona che diceva quello che pensava senza timore di quello che le sue parole avrebbero potuto scatenare nei suoi interlocutori
    Forse sbagliava ma era cosi lui non si teneva nulla per se quello che aveva da dire lo diceva senza problemi
    Questo non sta a significare che lui non aveva un cuore anzi forse lo aveva molto più grande degli altri ma non mostrava facilmente a tutti cosa si nascondesse dietro la sua corazza che copriva i suoi punti più vulnerabili
    Dopo che lui aveva tolto dalla faccia della terra i suoi genitori era arrivato al punto di diventare quasi un automa privo di sentimenti verso gli altri adesso stava piano piano ricominciando ad abbracciare la vita ma ci andava con i piedi di piombo essendo che si fidava solamente di se stesso
    Aveva nuovamente affidato la sua vita nella mani di Odino ritornando in Islanda e lui l'avrebbe guidato indubbiamente sulla retta via e gli avrebbe consigliato cosa fare nei momenti difficili
    Appena vide la presa di posizione di Morticia verso quei due studenti sorrise compiaciuto di quel gesto
    Almeno quella donna una cosa sapeva farla oltre che punzecchiare le persone con la sua lingua biforcuta
    Rimase sotto il porticato fissandola di tanto in tanto godendosi quella frescura che L'islanda offriva anche se erano in piena estate
    Il clima era del tutto diverso dalla Francia dove risiedeva prima di arrivare a Mannheim
    Il caldo li era afoso non era proprio il clima migliore per una persona abituata al freddo del nord
    Rimase seduto sul muretto contemplando la maestosità del castello alla sua destra era davvero un imponente e maestosa struttura come suo non gli diceva e Leo anche se la conosceva non poteva rimanerne estasiato tutte le volte che la guardava
     
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3 replies since 20/7/2013, 01:33   74 views
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