Dati personali
Nome: Lemis Vermiglia
Età: 11
Data di nascita: 12 Febbraio
Altezza: 1.47
Peso: circa 36 chili
Luogo di Nascita: Inghilterra, Contea dei Vermiglia
Descrizione Fisica:
Piccola quanto una ragazzina deve di norma essere, Lemis non è la classica "tipa" alla quale si deve prestare poca attenzione, e chi la conosce lo sa bene.
Capelli biondi lunghi, ma non troppo, legati in una coda, occhi rossi quasi iniettati di sangue, "piccoli" canini e delle ali scheletriche che tutto sembrano fuorchè ali.
Se uniamo al tutto la sua carnagione semi pallida otteniamo la tipica persona simile ad un vampiro, anche perchè lei così come la sorella sono state in un certo modo "iniziate" a diventare vampiri.
Si perchè malgrado il suo corpo è esile lei è tutt'altro che vulnerabile, si potrebbe dire tale e quale alla sorella, già... Perfette per cambiare, mens sana in corpore sano, se così si può dire.
Se solo le sue ali le permettessero di volare potrebbe risultare davvero inquietante
Descrizione Psicologica:
Lemis è tendenzialmente matta.
Proveniente da una famiglia di maghi ossessionati dall'alchimia, si è ritrovata a convivere ben presto con una situazione surreale e insopportabile che l'ha portata a non temere nulla, compresi i genitori fuori di testa, e a risultare al tempo stesso sprezzante del pericolo.
La morte è più un gioco che un "nemico" in agguato e per questo il suo comportamento può definirsi quasi sconsiderato, praticamente è una "incosciente".
In breve lei alla morte ci ha fatto l'abitudine visto che i genitori oltre ad essere degli alchimisti sono anche dei vampiri, sebbene la trasformazione sia avvenuta in circostanze successive alla nascita di lei e la sorella.
Insomma, tornando a Lemis.
Lemis è relativamente spietata e viziata, è sprezzante del pericolo e al tempo stesso si diverte dei pericoli verso i quali gli altri incorrono.
Ride delle sventure altrui, ma contemporaneamente se ne dispiace, in fondo Lemis è solo una ragazza inglese lunatica, se la si sa prendere nel modo giusto potrebbe addirittura trasformarsi in una "santa", basta solo non irritarla.
Infine possiamo dire che Lemis è per sua natura molto esuberante e non si tira mai indietro quando inizia qualcosa, sarà dovuto al fatto che non ha paura di nulla, o forse al fatto che è "matta", il motivo non saprebbe dirlo neanche lei.
Segreti:
Flemis adora il suo orsacchiotto e le cose adorabili, non si direbbe e se glielo si rinfaccia lei lo negherà sempre, ma è la "triste" verità.
La sua stanza è piena di pupazzi, e lei stessa senza rendersene conto entra nella modalità "essere adorabile" diventando vittima del classico "strappa guancia".
Odia quando le accade in entrambi i versi ed è per questo che di solito alle gentilezze reagisce o con una linguaccia o in altri modi anomali.
Un altro segreto è che lei nutre un'immensa stima verso la sorella, che ha da sempre visto come un punto di riferimento
Background
Figlia del conte inglese Richard di Vermiglia e della contessa Lume De Chantal, Lemis è cresciuta relativamente protetta dalla sua famiglia assieme alla sorella maggiore.
Tutto sembrava andare per il verso giusto in Inghilterra, fino a quando almeno non giunsero gli alchimisti.
Questi individui non erano comuni babbani, erano dei nobili decaduti, ma non per motivi di forza maggiore bensì per loro stessa scelta.
Nonostante fossero maghi, avevano abbracciato la via della scienza, o meglio, della scienza utopistica, con l'intento di trasformare il carbone in oro.
Malgrado fossero conosciuti a tutti come folli e disperati Richard e Lume si interessarono a questa specie di "movimento" e decisero di praticare in gran segreto l'alchimia, con risultati disastrosi.
Fu da quel giorno, Lemis aveva appena tre anni, che la vita cambiò in modo drastico.
Se fosse avvenuto tutto più tardi ne sarebbe uscita sconvolta e devastata, ma essendo giovane, riuscì ad abituarsi, così fu anche per la sorella di un anno più grande.
Gli esperimenti, portarono i conti a visitare spesso il cimitero e a comprare cadaveri di dubbia provenienza, il castello, era diventato in poco tempo un luogo lugubre e inquietante, dal quale i cittadini si tenevano lontani principalmente a causa delle voci, non del tutto infondate, che giravano su quell'edificio.
Il culmine si ebbe quando un elisir, che doveva donare alla contessa la giovinezza eterna, non la trasformò in un vampiro assetato di sangue.
Fu un miracolo che le stesse figlie della donna non vennero divorate da lei stessa, sebbene durante la colluttazione il conte venne morso e quindi si trasformò a sua volta.
Quella fu la seconda fase della vita dei Vermiglia.
I conti si trovarono a proprio agio in quella loro nuova forma, dopo che passò la sete incontrollabile di sangue che si ha all'inizio ovviamente, e quindi decisero di non cercare subito un antidoto e trasformare a loro volta le figlie, che però erano ancora troppo giovani.
Con il senno riacquisto i conti si resero conto che dovevano aspettare, era pericoloso e dannoso trasformare delle bambine.
Sebbene fossero entrambi alquanto curiosi dei possibili effetti collaterali riuscirono a trattenere, sia la loro sete di conoscenza che di sangue e a vivere in modo relativamente sereno nel castello con delle figlie che erano a tal punto abituate alle condizioni assurde e macabre che non si preoccupavano di vedere carne al sangue o un eccessivo numero di cacciagione squartata nelle cucine.
Il problema furono gli abitanti della contea.
I conti erano dei potenti maghi e degli altrettanto potenti vampiri, nascondere la loro vera identità, sia come alchimisti che come "non-morti", era per loro un gioco da ragazzi, ma gli errori sono comuni e in questo caso una serie di fortunati eventi lì portò allo scoperto.
Così iniziò la terza fase.
Prese ampolle e soldi, il conte e la sua famiglia scapparono in gran fretta, lasciando le loro terre ad una persona di fiducia e portandosi appresso ogni relativo documento, sapevano che sarebbero tornati, erano vampiri e quelle terre erano legate a loro per l'eternità.
Andarono in una sorta di lunga vacanza, detto comunemente esilio volontario, in Islanda e lì le due sorelle vennero a conoscenza della scuola di Mannheim.
Il padre voleva continuare a dare loro lezioni private considerandosi lui un mago di alta classe, ma la contessa insistette a tal punto che alla fine l'uomo, o meglio il vampiro, cedette e concesse a Flemis e a Nemia di entrare a far parte della scuola.
Mentre Flemis esuberante accolse con entusiasmo la notizia, la sorella più "razionale" decise di pensarci su, e così lei partì da sola, certa che di lì a poco Nemia l'avrebbe raggiunta
Status sociale e altro
Ceto
Nobile
Animale da Compagnia
Pitus, un corvo proveniente dall'Inghilterra ammaestrato dal padre e regalatole per l'ottavo compleanno
Razza
Maga
Professioni
Studente
EquipaggiamentoEquipaggiamento:Un orsetto di peluche
Un bracciale che le ha dato la sorella
Un medaglione con dentro lo stemma della sua famiglia
Una bacchetta in legno di agrifoglio e ametista con un manico placcato di platino e la scritta Shinigami su di esso
Un coltello spezza ossa da cucina
Curriculum scolastico o da adulto:
Vuoto
Abilità/Poteri:
Nessuna
Incantesimi conosciuti/imparati:
Nessuno
Parametri:
Testa: 4
Volontà: 4
Corpo: 5
Agilità: 5
Riflessi: 5
Tempra: 2
Spazio amministratori