Elìn Kristìn Ýrsdottìr Stark

Educatrice CDCM/ Dragologia/Armi Antiche, Capo Confraternita Freyr

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    Elìn Kristìn Ýrsdottìr Stark
    Storia del personaggio

    I genitori di Elìn .si conoscono a Keflavìk dove il padre di Elìn prestò servizio come Auror inviato dal ministero della magia inglese a difesa di quelle coste all’epoca ancora prese da assalto dai giganti (attualmente confinati nelle zone glaciali del paese).
    James era già stato in Islanda, poiché il padre Bardur Stark aveva aiutato a tirar su la scuola di Magia e stregoneria di Mannheim dagli anni di perdizione, per poi morire miseramente di vecchiaia (cosa in realtà strana per un mago, ma molti dicevano che l'eccessivo bere e la depressione lo avessero stroncato nel sonno).
    Era però stato costretto a trasferirsi dopo il terribile litigio tra lui, Penelope Addams e Aleksander Karjlainen e per questo aveva frequentato Hogwarts invece che Mannheim, venendo smistato nella nobile casata dei Serpeverde.
    Yr Johanna Arisdottìr invece , da sempre residente in quelle zone forse un po’ brulle di novità si fece facilmente affascinare dal giovane rampollo degli Stark, famiglia ricca e famosa, e gli cadde ai piedi non appena lui le fece delle avances.
    Il matrimonio venne favorito dalle due famiglie, poiché sembrava logico per entrambi tentare di preservare il sangue “puro”.
    Convinto il marito a restare in Islanda i due riuscirono a farsi lasciare una villa davvero notevole nei pressi della capitale Islandese e decisero di mettere su famiglia.
    Per primo arrivò Nicholas, che crebbe forte e con un’aria che ricordava i migliori guerrieri vichinghi, degno erede dei nonni sia da parte di madre che di padre.
    Tre anni dopo arrivò Elìn, dalla pelle bianca come la neve dell’Islanda.
    La famiglia sembrava destinata a portare avanti una discendenza unita e in grado di rendere fieri i cultori più grandi della purezza del sangue.
    Elìn pur non essendo particolarmente dotata nella magia era curiosa e dalla mente veloce, tanto che con facilità si appassionava a qualsiasi disciplina.
    Non avrebbe però mai pensato di scoprire, nel suo continuo girovagare una cosa che le avrebbe cambiato la vita:
    in una notte senza Luna, incapace di dormire decise di andare a disturbare il fratello maggiore, nella speranza che le desse conforto.
    Andando però nella sua stanza non lo ritrovò, e pensando che si fosse messo in qualche guaio decise di cominciare a cercarlo.
    Ficcato il naso più o meno ovunque nel Maniero finì per giungere nei sotterranei, luogo dal quale solitamente fuggiva, per il buio inquietante che vi vigeva.
    Fu attirata da una strana cantilena in una zona lontana da quelle più conosciute.
    La stanza che non aveva mai osato aprire si presentava in quel momento socchiusa.
    Buttandoci dentro un occhio vide il fratello Nicholas che veniva sfregiato sul petto con quella che sembrava essere un’arma in argento.
    Delle figure incappucciate poi infilarono nelle ferite un liquido viscoso, come se fosse saliva.
    Dopo terribili spasmi il corpo del giovane rimase immobile e in quegli occhi che lei tanto aveva amato vide nascere la follia.
    Ciò che non sapeva, ancora per la giovane età, era che gli Stark, da generazioni, erano cultori di Fenrir, il lupo infernale figlio di Loki e come tali patteggiavano segretamente per la causa dei lokiniani anelando alla pulizia etnica.
    Ogni figlio della casata veniva infettato nel giorno del suo 11 compleanno in Licantropo, per portare avanti la tradizione.
    Non avendo però sempre a disposizione la Luna spesso venivano creati dei Lupi originari con un rito della religione Norrena che implicava, oltre alla creazione del più normale cerchio, anche molto sacrificio… di sangue umano.
    Accanto agli uomini incappucciati Elìn vide il cadavere straziato di bambini della sua età, sviscerati e lasciati con gli occhi sbarrati a guardare il vuoto.
    La paura per lei, di così giovane età, fu molta.
    Corse via, ma nella sua corsa forsennata cadde dalle scale sbattendo violentemente la testa e rompendosi il braccio sinistro.
    Si risvegliò in camera sua, con attorno tutti i suoi familiari.
    Era stata in “coma” per più o meno una settimana prima che riuscissero a riportarla alla vita.
    Non avevano voluto portarla al San Ignazio, cosa in realtà molto sospetta, ma l’avevano curata con metodi di famiglia, ottenendo risultati in un tempo molto più lungo.
    Elìn, pur ricordando quanto aveva visto, decise di non dire niente.
    La paura e il terrore le fecero credere di aver sognato tutto quanto e di essere caduta dal suo letto a soppalco molto probabilmente.
    La vita andò avanti abbastanza placidamente, con l’unica differenza che il rapporto con suo fratello Nicholas sembrava essersi molto più affievolito, quasi lui la volesse evitare ad ogni costo.
    Pur quanto ne soffrisse in breve tempo giunse anche per il lei il momento della mannarizzazione.
    Vi era la Luna piena alta in cielo e dormiva tranquilla nel suo letto.
    Qualcuno grattava contro la sua porta.
    Non poté fare a meno di svegliarsi di scatto.
    I ringhi si fecero più acuti, come se ci fosse un enorme mostro ad attenderla.
    Piccola com’era cominciò a chiamare la mamma, sperando che qualcuno arrivasse a soccorrerla.
    Ma nessuno arrivò e la porta fu scardinata da una creatura metà Lupo e metà Uomo.
    La creatura le si scagliò addosso e sebbene lei fosse così piccola da nascondersi perfettamente in tutte le coperte che aveva non fece in tempo a scappar via.
    Le unghiate che ricevette sul corpo e il morso che ebbe sul collo fecero scorrere velocemente il sangue per terra.
    Ma il licantropo era inesperto e l’avrebbe uccisa se non fosse stato che la madre arrivò a proteggerla.
    Fiera con la bacchetta in pugno cominciò a scagliare schiantesimi sulla bestia sperando di farla allontanare dalla bimba inerme.
    La cosa che però accadde fu soltanto che Yr fece arrabbiare ancor di più il licantropo, causando un attacco repentino.
    Non fu abbastanza veloce per proteggersi e le zanne arrivarono in fretta all’arteria carotidea, facendola morire dissanguata davanti agli occhi della figlia paralizzata dal terrore.
    Il licantropo però, come inorridito dal gesto fatto fuggì via nella notte, inseguendo degli ululati che si sentivano nella tenuta della famiglia.
    I momenti che ne susseguirono per Elìn furono molto confusi.
    Ricorda tutt’ora soltanto molto sangue e la luce fioca della Luna che la colpiva su quel letto da cui non riusciva ad alzarsi.
    Al mattino le urla della governante fecero destare tutta la famiglia.
    Aveva trovato il cadavere nel corridoio e la piccola in fin di vita che si teneva la ferita sul collo con la mano.
    Portata al San Ignazio, questa volta, fu curata come meglio si poté , ma il gene della licantropia aveva attecchito sul suo corpo.
    Non riusciva a capire come mai suo padre non se ne preoccupasse, mentre le infermiere le diedero tutti i loro consigli per la sua prima trasformazione che sarebbe avvenuta probabilmente durante il suo soggiorno a Mannheim.
    Nella scuola venne smistata nella casata di Freyr.
    Il suo animo era infatti gonfio dell’arte anche se pieno della paura di poter ledere a se stessa e agli altri.
    Il fratello Nicholas, anche lui nella scuola, era stato invece assegnato ad Hell, e per questo la cominciò a guardare con un qual certo disgusto.
    Forse non apprezzava la sua confraternita?
    Non era una cosa che le importava. La sua curiosità la portò però a scoprire che il fratello era stato il licantropo colpevole della sua trasformazione e della morte della madre.
    Lo seguì infatti una sera mentre si allontanava dal castello.
    Lì si incontrò con strani individui che lei riconobbe come Lokiniani, scoprendo così il coinvolgimento anche del padre nella cosca.
    La cosa però diventò molto più pericolosa per il fatto che i Guardiani avevano teso un agguato ai membri della setta.
    Infuriò una battaglia in cui lei si ritrovò senza volerlo.
    Il padre morì colpito da diversi incanti insieme ad altri membri, senza che lei potesse chiedere il perché.
    Il fratello però e pochi lokiniani furono catturati vivi e incarcerati.
    Fu l’ultima volta che vide suo fratello. Ed aveva soltanto 11 anni mentre lui 14.
    Rimasta sola al mondo cadde in una profonda depressione che più di una volta la portò sull’orlo del precipizio con un desiderio madornale di farla finita.
    Nonostante fosse un’ottima studentessa non riusciva a trovare un senso per la sua vita.
    Il senso arrivò quando all’età di 14 anni conobbe quella che poi sarebbe diventata la sua prima ragazza. Si chiamava Eris, come la dea della discordia, ed era bella come il sole agli occhi della povera Elìn.
    Le due studiavano insieme, facevano ogni cosa insieme. Almeno fino a quando non accadde l’irreparabile. Il fratello di Elìn riuscì a scappare di prigione e cominciò a darle la caccia pensando, stupidamente, che lei fosse la responsabile della sua cattura.
    In una notte di Luna piena, mentre lei aveva preso la pozione antilupo e se ne stava isolata nel capanno disabitato, lui arrivò da trasformato con la volontà di ucciderla.
    Il combattimento fu breve, Elìn stroncata dalla pozione antilupo non riusciva ad avere abbastanza velocità per ribattere contro il fratello.
    La sua Eris però, che l’aveva seguita nel tentativo di scoprire il suo segreto fu abbastanza furba da chiedere aiuto.
    Furono i Guardiani nuovamente ad arrivare e a mettere KO il licantropo portandoselo via.
    Eris però da quel momento non volle più avere a che fare con Elìn, spaventata dalla sua duplice natura.
    Di nuovo sola la povera ragazza si rifugiò tra le braccia delle persone sbagliate.
    Uomini o donne non importava, l’unica cosa che cercava era quella scintilla che la facesse sentire viva.

    Una notte mentre cantava una sua poesia alla Luna a metà nel pieno della foresta incontrò un Guardiano. Era di almeno 10 anni più grande di lei, ma la sua gentilezza e i suoi capelli rossi la fecero infatuare in fretta.
    La loro non fu una storia eccezionale, ma fu grazie a lui che Elìn decise di provare ad entrare nei Guardiani.
    Gli addestramenti furono duri, ma alla fine la ragazza , ventenne riuscì ad ottenere il titolo.
    Le missioni in cui la mandavano erano semplici, nulla di troppo complicato.
    Con il suo adorato dai capelli rossi pensava addirittura di metter su famiglia.
    Purtroppo però il Fato voleva andarle contro ancora una volta.
    Il suo amato Christian la denunciò al tribunale dei Guardiani.
    La motivazione?
    Il sangue cattivo degli Stark non poteva essersi estinto e i pensieri che lei aveva manifestato più di una volta, soventemente ascoltata da Legilimensiatori avevano preoccupato tutti.
    Fu così cacciata dall’ordine dei Guardiani con disonore, senza che riuscisse a capire il motivo.
    La diceria si sparse in Islanda e non ci volle molto perché gli Odiniani la catturassero.
    Ogni membro dei Lokiniani in meno per loro era un passo in più per la giustizia.
    La torturarono in OGNI maniera conosciuta, facendo a pezzi la sua mente e il suo corpo (perse infatti il braccio sinistro).
    Ma la voglia di vivere in lei era molta.
    E quando finalmente giunse la Luna Piena ebbe la sua vendetta.
    Lasciò andare il lupo dentro di se e squarciò tutti i suoi nemici fuggendo nella notte senza sapere quanti e se ne aveva ucciso davvero qualcuno.
    Fu ritrovata nei pressi dell’ospedale San Ignazio nelle peggiori condizioni in cui l’avessero mai vista.
    Le fu creato un braccio magico reso il più possibile simile ad uno reale, poi però insorse un problema. La mente della giovane era stata talmente tartassata da non essere più in grado di intendere e di volere.
    Passò un anno così nel reparto di Psichiatria dell’ospedale in uno stato pietoso, combattendo contro tutti i suoi demoni.
    La sua tempra era forte e stranamente ebbe miglioramenti sempre più veloci dati soprattutto dalla bravura dei guaritori.
    Rinata a nuova vita lasciò tutto e decise di dedicarsi a una sua antica passione: le creature magiche.
    Partì in un Tour per il mondo andando alla ricerca delle più strane.
    Viaggiò in Africa, in Bulgaria, in Cina, in India e in molti altri posti.
    Capì di avere una passione per i draghi quando ne vide un branco volare nel cielo in una formazione perfetta. Fece del suo meglio per studiarli , tant’è che molti dei trattati più recenti sono proprio stati scritti di suo pugno.
    Decise di tornare in Islanda solamente quando la sua voglia di sapere fu stata saziata.
    Sospettata tutt’oggi di Lokinianesimo, ingiustamente, ha deciso di tornare a Mannheim, unico luogo in cui si fosse mai sentita a casa.
    Di suo fratello non sa più niente, per quello che le riguarda potrebbe essere morto nella Prigione del Tormento.
    Tutt'oggi si allena con le armi che la sua famiglia custodiva gelosamente, per riuscire ad essere sempre allenata per confrontarsi con qualsiasi genere di pericolo.

    AnagraficaDescrizione Fisica

    Nome: Elìn, un nome semplice, sentito mille volte, di origine islandese come sua madre. Probabilmente qualche sua antica parente lo aveva già avuto. Non ne conosce il significato.
    Secondo nome: Kristìn, era il nome della nonna materna, dato a lei per ricordarle sempre la sua discendenza, Ýrsdottìr invece è il matronimico che lei ha deciso di adottare in età adulta, poiché non apprezza particolarmente la discendenza degli Stark che tanto le ha dato problemi in passato.
    Cognome: Stark, il cognome paterno, di origine scozzese (pare), anche se non è poi così sicura. Non conosce bene la storia della sua famiglia, solo quello che le è stato detto. Ma non ha molta intenzione di occuparsene.
    Nazionalità: Essendo nata e vissuta in Islanda è di nazionalità Islandese, però in lei scorre sangue Scozzese.
    Nata a: Reykjavìk, capitale islandese, con un parto naturale e doloroso quanto era giusto che fosse.
    Nato il: 20 settembre di ormai 25 anni fa. Non dimostra probabilmente l'età che ha, o meglio non sempre. Fisicamente sembrerebbe essere tra i 20 e i 25, è raro che qualcuno azzecchi subito la sua vera età.
    Discendenza: Purosangue, o almeno questo è quello di cui la sua famiglia si vanta. Poi se in passato ci fossero stati dei babbani nella linea di successione non gli è dato saperlo.
    Razza: Licantropo

    Il licantropo è un ibrido tra un umano ed un mannaro. I licantropi si trasformano ogni periodo di plenilunio in feroci bestie notturne. Sono in tutto e per tutto identiche ai mannari (dai quali possono essere stati infettati), se non per il fatto che i licantropo ha duplice natura (umano e bestia) mentre il mannaro rimarrà sempre nella sua forma di animale.
    Per diventare licantropo si deve essere stati infettati da un mannaro o da un altro licantropo, oppure può essere un gene ereditato da uno dei genitori. Se entrambi i genitori erano licantropi, c'è da prestare molta attenzione, per chè il figlio potrebbe nascere licantropo quanto completamente mannaro!
    Non esiste cura nota, anche se recenti sviluppi nella preparazione delle pozioni hanno notevolmente alleviato i sintomi peggiori di questa maledizione (pozione antilupo da assumere una settimana prima del plenilunio).
    I licantropi posson benissimo tenere segreta la loro natura - e la maggior parte lo preferiscono, visto la ripugnanza che ancora esiste nella comunità magica verso tali soggetti.
    Il punto debole, come gl'antenati Mannari, è che temono l'argento.

    Attuale impiego: Educatrice di Cura delle Creature magiche , Dragologia e Armi Antiche{terrà un regolare colloquio chiaramente non appena me ne sarà data la possibilità, ma questo è quello che vorrebbe fare per il momento}
    Capo Confraternita Freyr {se le sarà permesso, dato che era stata la sua ex casata}
    Colore Preferito: Verde assolutamente. Veste quasi sempre di Verde e ama le cose verdi!
    Il peggior difetto: Il suo incontenibile pessimismo mischiato alla superbia! Che da un risultato simile a uno sdoppiamento di personalità!
    Il miglior pregio: La pazienza e l'introspettività!

    Animali da compagnia: -Edgar: un corvo imperiale che sta con lei dai tempi della scuola. E' un ottimo compagno di viaggio e data la sua intelligenza è molto autosufficiente. L'unica cosa che non riesce a capire è che non deve mangiarsi la Puffola Pigmea di Elìn!
    Soventemente vola per i cieli del castello, torna giusto la notte sul suo trespolo a dormire.
    -Berenis : Puffola Pigmea di color verde che Elìn ha trovato da poco in un bosco. La piccola si era persa e da quando ha trovato la giovane donna si è affezionata da morire e non la lascia mai un attimo sola! Soventemente le si infila nelle tasche per poi comparire all'improvviso quando uno meno se l'aspetta! Gli occhietti neri, con tutto il pelo che ha non si vedono quasi.

    Partendo dall'alto verso e il basso vi descriverò ora Elìn. Si tratta di una ragazza alta 1.70 circa, dai capelli neri corti, che però, possono cambiare colore a seconda delle emozioni che prova (è infatti abbastanza sovente vederglieli diventare di un biondo chiarissimo o intenso, o addirittura castano-rossi!).
    Non è sicurissima del motivo per cui accada questo. Un po' da la colpa alla sua emotività, un po' ritiene che sia probabile che qualcuno nella sua famiglia (magari lo stesso Bardur che non ha mai conosciuto ) fosse un metamorphagus.
    Sono molto morbidi al tatto e nella sua versione nera, quella predominante, lucidi come penne di corto.
    Li lava spesso e perde un sacco di tempo a metterli a posto dato quando sono ribelli.
    Il suo viso è rotondo, proporzionato, e per lo meno sul viso non ha segni particolari se non lunghissime ciglia e due occhioni azzurri da far invidia a chiunque.
    L'azzurro certe volte è così intenso da farli sembrare di una profondità pari a quella del mare Islandese.
    Altre volte invece sono chiari, come i ghiacciai della medesima terra.
    Solitamente sono molto espressivi, infatti è davvero difficile che riesca a nascondere ciò che pensa veramente agli altri.
    Le sue spalle sono ampie, per essere una donna, ma non dimostra all'apparenza avere particolari muscoli.
    E' solita non spogliarsi nè mettersi in costume perchè teme che si notino oltre al morso del licantropo il fatto che il suo braccio sinistro non è propriamente il suo originale.
    In realtà questa è una sua fissa, poichè è praticamente impossibile vedere la differenza considerando che il braccio "magico" è coperto da tatuaggi in cui sono rappresentate scene delle mitologia, draghi, lupi e soprattutto Rune.
    Se le si togliesse la pelle "finta" dal braccio, apparirebbe di un colore argenteo con soltanto sopra tutte le rune.
    Questo poichè è stato creato in maniera tale da funzionare come prolungamento della magia del corpo, in modo tale da indirizzarla, se lo desidera solamente col braccio.
    Il seno è prosperoso, ma non in maniera esagerata, anche se con i suoi gusti nel vestire a tratti un po' maschili, può non essere sempre valorizzato a dovere.
    I capi con cui si veste più volentieri sono magliette unicolor (di qualsiasi colore tranne gialle , rosa e arancioni), giacche per le quali vale la stessa cosa, canottiere, pantaloni comodi (soprattutto jeans), scarpe da ginnastica (come all stars, vans, victoria...) e camicie tartan di qualsiasi colore tranne quelli sopra elencati.
    Durante le lezioni è solita mettersi vestiti più comodi che le permettano di intervenire a dovere con le Creature, quindi guanti e vestiario in pelle di drago che si è procurata nei suoi anni da dragologa.
    Non ha più il marchio dei Guardiani poichè le è stato tolto insieme al braccio che ha perso.
    Durante la trasformazione in licantropo diventa leggermente più alta, molto più muscolosa, con sensi finissimi , pelo nero, quanto i suoi capelli, zanne e artigli affilatissimi pronti a ghermire le prede nel buio.
    Nella trasformazione sul braccio sinistro rimangono ben visibili le Rune, che si illuminano anche al buio emettendo una flebile luce verde, come quella dell'Avada Kedavra

    Descrizione Psicologica

    E' un personaggio alquanto ambiguo e questo lo ammette persino lei.
    Le bugie, pur quanto i suoi occhi non riescano a mentire sono il suo pane quotidiano.
    Sempre in bilico tra il bene e il male, ha una grande propensione agli eccessi.
    Come il Dio della sua casata è un'artista in tutto e per tutto, scrive, dipinge, canta, suona (più di uno strumento)...
    Il problema è che nel suo turbinio di sentimenti spesso riesce a fare queste cose solamente quando è in preda alle emozioni.
    Nei periodi di tranquillità potrebbe infatti apparire una persona senza nulla nella propria vita.
    In realtà coltivare le sue passioni è una delle cose più importanti nella sua vita.
    E' una di quelle persone che mette tutta se stessa in quello che fa ed odia quindi se i suoi sforzi non vengono riconosciuti.
    Dolce e gentile con la maggior parte delle persone, sa ergersi a giudice implacabile anche quando non dovrebbe.
    A volte è un pochino inopportuna e parla troppo.
    Altre volte invece è troppo zitta e questo infastidisce le persone poichè non riescono a capire a che cosa stia pensando.
    Non ama il contatto fisico, anzi lo rifugge con tutta se stessa, specie delle persone che non conosce.
    E' capitato in passato che se qualcuno la sfiorasse anche per sbaglio lei reagisse fisicamente con pugni , calci e quant'altro.
    E' abbastanza insicura e non crede molto nelle sue capacità, però d'altra parte per alcune cose è incredibilmente superba e non pensa mai di essere in torto.
    Questo potrebbe farla sembrare antipatica a primo avviso.
    In realtà però poi con la sua ironia e il suo sarcasmo pungente sa farsi apprezzare da chi ha la pazienza di sfondare le sue difese.
    Se si sente minacciata si rinchiude in se stessa e diventa anche incredibilmente aggressiva e vendicativa.
    Poi ,quando si calma, capisce di aver sbagliato, ma essendo particolarmente orgogliosa non è scontato che riesca a chiedere scusa e a mettere a posto le cose.
    Ha un po' il complesso del super eroe: vorrebbe sempre aiutare tutto e tutti, però , questo comporta anche che quando non ci riesce si senta incredibilmente inadeguata e da buttar via.
    Se c'è una cosa in grado di farla soffrire è l'essere trattata come un oggetto e poi abbandonata.
    Nel suo cuore vi sono ferite del genere molto ampie, per questo quando qualcuno tocca un argomento che la sua mente colleghi a ciò diventa incredibilmente taciturna.
    E' bene non farla arrabbiare poichè la sua lingua tagliente si rivela solamente in quelle occasioni: pur essendo molto paziente quando scoppia è in grado di distruggere le persone con la forza delle sue parole.
    La sua più grande paura, probabilmente è rappresentata da se stessa. E' ossessionata dall'idea di poter far del male agli altri. Proprio perchè rifugge la violenza e vorrebbe essere in grado di insegnare il valore della vita alle altre persone.
    Di fronte al pericolo può sembrare inizialmente codarda, poi però , se si lascia andare, diventa assolutamente la persona di cui ci si può fidare in tutto il mondo.
    Ha un amore incondizionato per più o meno tutti gli animali magici, anche quelli che potrebbero sembrare spaventosi.
    La cosa che lei stessa trova ridicola è l'essere poi spaventata da ragni minuscoli senza riuscire a controllarsi!

    Segreti

    Il suo più grande segreto è sicuramente quello di essere un Licantropo.
    Ne è a conoscenza giusto Padraig Oddsson, poichè quando era stata studentessa di Mannheim aveva dovuto rivelarglielo per avere le pozioni antilupo e un posto in cui andare durante le notti di luna Piena.
    La cosa che non sa nessuno probabilmente è il suo braccio "magico", ovvero il fatto che senza esso sarebbe stata senza un pezzo del suo corpo.
    Per far diminuire i dolori del braccio, che tutt'oggi le fa male come se fosse ancora un moncherino, prende delle pozioni leggermente "ubriacanti" ed è anche molto dipendente dalla pozione antilupo.
    E' aracnofobica in maniera molto pesante.

     






    Esperienze & Caratteristiche Magia

    Predisposizioni & Punti di forza/debolezzaAbilità & Poteri

    Ha una predisposizione naturale per trattare con le creature magiche, in particolare i draghi, dei quali capisce i modi di vivere e il comportamento probabilmente meglio di chiunque altro.
    E' portata per la ritualistica, con un'attenzione particolare allo studio dei rituali delle varie razze e della Necromanzia {non è permesso praticarla legalmente, poiché comporta il vilipendio di cadaveri!}.
    E' un'ottima spadaccina e tutt'oggi si allena con l'arma di famiglia. Sa anche tirare pugnali e con l'arco, ma con molto meno destrezza.


    Pagelle/Curriculum

    Conoscenza di diverse lingue: Islandese, Inglese, Drowish, Elfico antico (queste ultime due praticamente solamente parlate).
    Sa leggere anche le Rune dei Maghi e dei Nani.

    12 G.U.F.O con un giudizio generale di Oltre ogni Previsione, con risultati massimi in Cura delle Creature Magiche, Difesa contro le arti oscure e Armi Antiche.
    M.A.G.O con ottimi risultati nelle medesime materie, con l'aggiunta di Studio delle Razze, Dragologia e Rune Antiche.
    Ha avuto incontri dal vivo con le più svariate creature, ma è lo studio sui draghi che l'ha resa relativamente famosa nel mondo magico.
    Infatti suoi sono molti trattati sull'argomento e soventemente viene chiamata nelle zone in cui vi sono gruppi folti per lo studio , il catalogare e il catturare se necessario.
    Importante da ricordare è stato il suo breve impegno con i guardiani, finito poi miseramente.
    Può vantarsi del titolo di Dragologa di prim'ordine per conto del Ministero della Magia Islandese.
    Ha il brevetto di volo sia per Scopa, che per Tappeto volante (questo nei paesi dell'est dato che nell'Europa è stato PROIBITO).
    Possiede il brevetto di Smaterializzazione.

    Tralasciando i poteri che le derivano dalla trasformazione in Licantropo con la Luna Piena alta in cielo (quali sensi ultra sviluppati, forza duplicata e aggressività incontrollata {come in preda al Berserk demoniaco}), Elìn ha un altro potere particolare:
    il braccio sinistro, quello ricreato con la magia , è un conduttore per gli incantesimi quasi più potente della sua bacchetta. Questo comporta che lei in realtà non sia mai disarmata.

    Parametri pg
    Testa: 10
    Corpo: 9
    Volontà: 8
    Agilità: 9
    Riflessi: 8
    Tempra: 9

    Salute:10
    Equipaggiamento

    -Bacchetta Magica: tredici pollici, legno di Quercia inglese, abbastanza flessibile, incredibilmente sibilante, con nucleo in corda di cuore di drago nero delle Ebridi e Lyctotum.
    Il manico è laccato in un colore un po' più scuro tendente al nero ed è molto più liscio e levigato.
    Vi sono incise le sue iniziali in Rune Drowish.
    -Spada degli Stark: questa spada è legata alla famiglia degli Stark da secoli ormai. E' leggera e dalla lama sottile. La sua principale capacità è quella di essere resistentissima (non si sa bene di che materiale sia fatta), è un' ottima conduttrice di magia e esercita un fascino irresistibile per i membri della famiglia, che desiderano possederla a tutti i costi.
    -Pendente famiglia Stark: Non sa nemmeno lei bene perchè lo tiene, fatto sta che al collo ha sempre questo singolare pendente che ricorda lo stemma di famiglia (come ogni famiglia purosangue ne hanno uno)

    Incantesimi conosciuti dal pg

    Avendo passato i M.A.G.O conosce praticamente TUTTI gli incantesimi utilizzabili verbalmente e con l'utilizzo di bacchette o bastoni magici.
    VEDI QUESTA LISTA , chiaramente non li sa usare tutti con la stessa efficacia, anzi molti risultano praticamente nulli.
    Diciamo che teoricamente dovrebbe essere in grado di eseguirli, poi quello che riesce a fare in pratica è un bel po' più diverso.
    Per fare un esempio pratico, pur conoscendo le maledizioni senza perdono NON è capace di utilizzarle. Sa i sentimenti che dovrebbe tirar fuori, ma non riesce ad incanalarli per ora.
    Il suo PATRONUS è UN DRAGO, è una dei pochi ad essere in grado di creare un patronus così imponente.
    Conosce qualche incanto in Lingua Drowish e in elfico antico. IN particolare è un'appassionata dell'antica ritualistica.

     






    Note Masters & Admins
    Questa sezione è riservata ai soli masters & admins. Qui verranno aggiunte annotazioni off gdr sullo stato del pg. Se per esempio durante una quest il pg viene ferito, la gravità della ferità verrà annotata in questa sezione e si modificherà anche il relativo parametro "salute".
    Se un personaggio ingerisce accidentalmente la pozione invecchiante, questo verrà annotato qua di seguito con ripercussioni (momentanee, finchè dura l'effetto della pozione) sul suo status mentale e fisico.
    Se ancora il pg viene in possesso di oggetti particolari o di pozioni o di erbe, queste verranno qua annotate (e andranno poi aggiunte all'equipaggiamento).

    Anche nell'ipotesi che il pg venga bannato o cancellato, i masters e gli admins dovranno annotarlo qua di seguito in bella vista con la relativa motivazione.
     


    Ruby Rose


    Edited by ;bigbadwolf - 31/5/2013, 22:36
     
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