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Cassiopæa.
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Era arrivato il momento: Cassiopea lasciò tutti gli acquisti al servitore per potersi recare da sola al "Galdra Magicorum", dove, in compagnia soltanto delle proprie aspirazioni e speranze, avrebbe incontrato il proprio destino, e la bacchetta che da quel momento in poi le sarebbe stata fedele sempre, fino alla morte e forse oltre, e con la quale avrebbe sfidato la storia, per conquistare il proprio spazio nella stele del potere, degli onori, della vittoria. Varcata la soglia, si guardò attorno, ma nel piccolo e angusto spazio non vide altro che cassetti, cassetti minuscoli, ognuno contenente una bacchetta unica nel suo genere, che, nel suo grembo di legno, aspettava solamente di incontrare il proprio possessore. Suo padre le aveva raccontato mille volte, assieme a sua madre Estela, di come sarebbe andata, di cosa si sarebbe dovuta aspettare: conosceva quelle storie ormai a memoria, e con altrettanta sicurezza e dimestichezza quel posto, nonostante non vi avesse mai messo piede prima d'allora. Sapeva che non sarebbe successo nulla, ma continuava a sperare, quell'insignificante angolo di cuore che conservava ancora un briciolo di emozione, di innocente speranza in lei desiderava ardentemente di poterla riconoscere ancor prima di vederla, al di là dello scatolino, di sentirla pulsare di magia, battere all'unisono con il suo cuore: la sua bacchetta, la sua straordinaria bacchetta placcata in platino e decorata dal suo elegante nome in runico.
Cassiopea si avvicinò al bancone, e salutando ancora una volta educatamente, disse poche, chiare, estremamente chiare parole:
"Buongiorno, mi chiamo Cassiopea Price, e sono qui per la miabacchetta"
In molti pronunciare quelle parole aveva provocato uno strano effetto, ma in lei...lei era pronta da sempre a quel momento, a quei semplici, potenti suoni: non aspettava altro che impugnare quel piccolo capolavoro di legno, e correre via, sulle note del vento, verso il proprio luminoso futuro.SPOILER (clicca per visualizzare)-Quanto ti definiresti coraggioso da 1 a 10? 10
-Quanto ti definiresti fedele da 1 a 10? 6
-Pensi più a te stesso o agli altri? A me stessa
-Descriviti con una sola parola. Ambiziosa
-La tua più grande paura? Il fallimento
-Mese di Nascita? Febbraio. -
;bigbadwolf.
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Png
Un commesso dai capelli lunghi e neri raccolti in una coda ben fatta, da un età non molto comprensibile, era comparso da dietro gli scaffali pieni di bacchetta.
Salve a lei!
il suo inglese non era ottimo, ma si vedeva che capiva perfettamente tutto quello che la giovane diceva.
In questo negozio c'è sicuramente quello che fa per lei.. basterà avere un po' d'occhio.. ed io... signorina, non per vantarmi ma ne ho molto!
cominciò a frugare tra i diversi scatolini, pensando a quale sarebbe stato meglio per la ragazza.
Questa no.. quest'altra nemmeno... mmmm.. forse....
si girò a guardarla, come se tentasse di carpire i segreti che lei nascondeva dentro di se.
Non c'era bisogno di dire che qualcosa di strano quel negoziante ce l'aveva.
L'ho trovata.
Undici pollici, non molto flessibile, legno di betulla e interno di piuma di Augurey con pelle di Ashwinder tritata ... sembra che ti chiami.. dice proprio il tuo nome a gran voce...
sorrise mentre apriva lo scatolino e dava in mano alla ragazza l'oggetto.
In un attimo una fortissima energia si sprigionò facendo tremare leggermente il tavolino.
Perfetta ! Direi!
la guardò riprendendole dalle mani l'oggetto, forse un po' a forza dato che la ragazza ne sembrava estasiata.
Fanno 30 galeoni
si fermò alcuni secondi.
Buon viaggio per Mannheim e faccia attenzione al Kraken! Arrivederci!
le ridiede la bacchetta, dopo esser stato pagato, in un astuccino che sembrava fatto apposta.
Scomparve di nuovo nel retro.CITAZIONETogli 30 galeoni alla tua camera blindata
Aggiungi la bacchetta, così come è stata descritta al tuo inventario personale
discussione CHIUSA.
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