Intrusi nelle cucine - miniQuest

-Riservata Flemis Vermiglia -

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  1. whitecrux
     
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    -Parlato da Flemis-
    -Parlato di altri-
    "Pensato"


    L'oscurità mi ha da sempre affascinata, è come un velo, che copre e nasconde agli occhi ciò che può anche risultare letale.
    Ecco perchè mi trovavo a mio agio nelle tenebre.
    Sgattaiolai silenziosamente fuori dalla mia camera per poi guardarmi attorno.
    L'anno non era ancora ufficialmente iniziato, era facile per una come me muoversi con rapidità e sicurezza.
    Con addosso il mio pigiama, anch'esso nero e simile per lunghezza ad una camicia da notte con l'aggiunta di un paio di corti pantaloncini, sembravo una specie di demone dagli occhi rossi, unica cosa che con un minimo di luce si poteva facilmente distinguere.
    Mi stavo dirigendo verso la cucina, perchè? Semplice, avevo bisogno di un'arma, mi sentivo nuda con solo la bacchetta, che tra l'altro mi stavo portando appresso.
    "Sarebbe bello conoscere qualche incantesimo utile"
    Pensai fra me appena sentii delle voci provenire dalla cucina.
    Non potevo permettere di fare rumore, anche se ero a piedi scalzi, così mi sollevai silenziosamente in aria per avvicinarmi alla porta.
    Era socchiusa e io sbirciai dentro.
    Vi erano due strane creature umanoidi, entrambe mangiavano, ma una delle due aveva in mano un coltello, non sembravano esattamente amichevoli.
    Continuando ad osservare notai che la stanza era molto grande, i due si trovavano sul alto destro, mentre, al lato sinistro, vi era una lunga serie di coltelli tra i quali spiccava un machete da cucina. Era esattamente ciò a cui ambivo...
    Appena quello che armeggiava col coltello lo lanciò in aria e lo osservò per riprenderlo io mi intrufolai dentro come un'ombra, per poi nascondermi quasi sdraiata dietro il tavolo.
    Vi era una luce che illuminava la stanza, ma come potevo distruggerla?
    Preferii non fare quella mossa azzardata e continuare a strisciare sul pavimento.
    Era disgustoso ed inaccettabile.
    Io come nobile ero costretta a muovermi in quel modo.
    Comunque, fra un lamento e l'altro, riuscii a raggiunge re i fornelli, essi mi assicuravano una copertura migliore del tavolo, però... Non potevo alzarmi per prendere il coltello, non prima di essermi liberata di quei due cosi.
    Pensando fra me notai che sotto il tavolo vi erano delle pentole abbandonate.
    Era perfetto, avrei lanciato una di esse vero il lato sinistro della cucina, così da attirare l'attenzione sull'oggetto e prendere rapida l'arma che era ad un passo da me.
    Essendo io abbastanza pazza, feci davvero quella mossa.
    Il dong della pentola risuonò sordo sul lato sinistro della cucina, ma io non potevo pensare a ciò che avevo fatto, mi misi rapida in ginocchio ed allungai una mano sfruttando un grosso calderone che mi copriva, appena toccai il manico filai veloce come il vento, fluttuando a raso terra, almeno fino a quando non raggiunsi la fine del tavolo...
    Avevo svegliato molti di quei servi, e si stavano chiedendo cosa fosse successo, fu una fortuna per me, che non tutti erano molto svegli...
    Mentre parlavano tra di loro, io approfittai del momento per uscire e chiudere la porta.
    Tirai un sospiro di sollievo, ora avevo un machete e potevo andare a dormire tranquilla.
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2 replies since 9/4/2014, 21:08   75 views
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