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Knut Leifsen.
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Knut era giunto in Islanda da meno di una settimana e, nonostante sapesse benissimo che fosse un ottimo rifugio, si sentiva ancora minacciato da ogni frusciar di foglie, da ogni sguardo più che casuale, da ogni abbaiare o latrare di cane,temendo di essere scoperto. Quel giorno, nonostante l'inverno islandese fosse una delle cose meno clementi che avesse conosciuto, era particolarmente tranquillo: il cielo era limpido, il sole alto nel cielo (si fa per dire, considerando la latitudine dell'isola) e non spirava una sola bava di vento. Decise, quindi, di prendere esempio dal clima e di abbassare un po' la guardia. Per "l'evento" si mise gli stessi vestiti simil-eleganti con cui aveva sostenuto il colloquio all'emporio di bacchette, senza dimenticarsi dello scuro cappotto pesante e lungo fino al ginocchio che l'avrebbe aiutato a non giocare alla statuina congelata per le strade di Krosky. Si avviò, quindi, al "Veleno Verde", con animo decisamente leggero e rilassato, godendosi la passeggiata per il villaggio. Appena entrato, si diresse alla zona fumatori, avendo lui il vizio di sigari e sigarette. L'area fumatori era decisamente vuota rispetto al resto del locale, presentando solo un altro paio di clienti isolati, coi loro bicchieri in mano, mentre bevevano silenziosamente. Si sedette ad un tavolo posto in un angolo, dotato di una panchetta ad angolo ed un paio di sedie, poggiando il soprabito su una sedia e sedendosi sulla panchetta. Rimase per un paio di minuti in contemplazione del locale, per poi ordinare ad un giovane cameriere, una porzione di crocchette di patate ed un "Albatroce". Quando il cameriere tornò indietro con la roba, la pagò subito, iniziando a sorseggiare lentamente il forte liquore e rilassandosi ulteriormente, facendo un mezzo sorriso al vuoto: una nuova parte della sua sua vita stava iniziando sotto buoni auspici. . -
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Ormai la sua pelle chiara era abituata ai raggi dei soli invernali.
Mesi prima era arrivata nel cuore dell'Islanda e si era trovata da subito a suo agio,molti posti le trasmettevano una forza innata,la forse di Hell.
Erano ore che era sveglia,era una creatura notturna non dormiva molto durante la notte sopratutto perchè preferiva pensare a tutto ciò che in questo tempo l'aveva avvolta.
Tra alcune ore sarebbe dovuta scappare fra le mure dell'accademia ma non era ancora il momento - e non aveva voglia - di andare dentro a quelle mure e vedere alcune facce dei suoi colleghi,sopratutto dopo diversi accaduti che erano successo per questo decise di andare verso il pub della città il famoso Veleno verde,un posto che come diceva il nome era completamente verde sembrava di entrare in un mondo di smeraldi.
Quando si entrava in questo locale la porta e il bancone era diviso da una tenda verde smeraldo,appena si varcava la soglia di quella tenda si vedevano delle sedute di pelle verde,sembrava pelle di serpente e dei divani appartati di seta sempre dello stesso colore.
In quel posto c'era un odore di loschi individui,si potevano trovare tutte le creature del mondo magico da semplici maghi a licantropi,un mondo strano.
Quel giorno si era già preparata per andare al lavoro,nel giro di poche ore sarebbe dovuta andare - d'obbligo - al lavoro.
Essendo una creatura che amava ammaliare tutti e avere gli occhi di tutte le creature addosso allora quel giorno aveva deciso di indossare una salopette di jeans corta con una maglia molto corta.
Con le sue lunghe gambe e il suo abbondante seno poteva permetterselo.
Entro nel locale e saluto con un sorriso il barista che conosceva fin troppo bene,si sedette al bancone accavallando le sue lunghe gambe e iniziò a guardasi attorno.
Il barista mi allungo un menù,lo presi e inizia a leggerlo non sapevo ancora cosa prendere,non potevo qualcosa di alcoolico perchè dovevo entrare al lavoro lucida e attiva quindi optai per un burrobirra.
Un burrobirra alla zucca dissi chiudendo il menù e appoggiandolo sul balcone
Oggi stiamo leggeri eh disse il barista fissandomi e ridacchiando.
Alzai le spalle e lo fissai Devo il lavoro mi chiama tra poche ore,non vorrei risultare alticcia dissi ridendo.
Aspettai il mio burrobirra e mi fissai attorno per vedere che elementi arricchivano il locale - come sempre era vuoto e pieno di persone isolate dal mondo - arrivo il mio drink lo presi e mi diressi come sempre nel salottino dei fumatori,alla fine quel vizio l'aveva cresciuta e non aveva intenzione di perderlo.
Si diresse con convinzione verso il suo angolino preferito - angolo - ma con sorpresa si accorse che era occupato da un uomo che non aveva mai visto in città.
Alzo le spalle e si diresse verso un divanetto poco distante dal "ladro d'angoli" mentre gli occhi di quei clienti isolati e solitari si alzarono per fissarla.
Iniziò a sorseggiare il suo burrobirra anche se non la soddisfava lei era abituata in questo posto a sorseggiare un buon Albatroce,ma quel giorno doveva farsi andar bene quel burrobirra troppo dolce per i suoi gusti e troppo liscio per le sue papille gustative.
Decise di arrendersi a quel drink,anche se drink non si poteva chiamare e si tiro fuori un pacchetto di sigarette dalla tasca della salopette e se ne accese una.
Diede una lunga boccata e si perse nei pensieri dell'accademia.
Alla fine lei amava quel posto perchè insegnare era il suo scopo e la sua vita,amava insegnare Divinazione a quei alunni cosi indisciplinati e così strani.
Scosse la nuca e diede una boccata alla sua sigaretta,buttando fuori il fumo sopra alla sua testa.. -
Knut Leifsen.
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Knut dovette ammettere che l'atmosfera del locale, ospitando creature magiche, era parecchio curiosa e stimolante al tempo stesso. Mentre dava l'ultimo morso all'ultima crocchetta, poté avere un elemento di conferma sulla parte "curiosa" dei clienti del locale: nonostante il freddo esterno, vide entrare nella zona fumatori una ragazza fisicamente prestante, vestita molto succintamente, piena di tatuaggi e piercing, con una chioma di lunghezza e colore impressionanti e armata di burrobirra. "Una punk nel mondo magico? Incredibile: si sono resi conto che alla fine non c'è nulla di male a non vestirsi solo con toghe.... Sia lode a Loki!" si ritrovò a pensare. La vide sedersi ad un tavolo vicino al suo, accendersi una sigaretta e perdersi nei suoi pensieri, scuotendo la testa contro pensieri che solo lei poteva conoscere e capire appieno. Distolse lo sguardo, pur rimanendo colpito dalla bellezza della ragazza. Finì di bere il suo drink e, per quanto non fosse abituato a bere molto, decise di andare al bancone e prendersene un altro. Tornando al proprio posto, passò così vicino alla ragazza da poter cogliere ancora meglio forme fisiche e tipo di tatuaggi. Tirò fuori dal taschino del gilet un pacchetto di Moods, quando realizzò che una delle figure rappresentate sul corpo della ragazza era il Marchio dei Mangiamorte. Per un momento rimase paralizzato dalla paura, poi, con un coraggio che non credeva di avere in quel momento, si spostò al tavolo della ragazza, fingendo garbo ed educazione, portandosi il drink dietro. Appoggiato il drink sul tavolo, prese un sigaro e chiese, con molta calma: "Scusa, mi faresti accendere?". Voleva controllare meglio, non sapendo quale sarebbe stata la sua reazione, se il Marchio si fosse rivelato reale e non una svista.
Edited by Knut Leifsen - 6/3/2016, 01:13. -
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Una leggenda che lega anche quella che è l'accademia,tre divinità divise da grandi guerre passate e unite da tre persone?
Com'è possibile tutto questo?
Si domandò mentre butto la cenere nel posacenere che il cameriere gli aveva portato,non se n'era nemmeno accorta.
Provo a togliersi quei pensieri quando diede un sorso della sua burrobirra.
La fisso disgustata No,mi rifiuto penso mentre allontano quel bicchiere da sè.
Qualcosa la disturbo,torno nella realtà.
Vide un ragazzo,quel ragazzo che aveva rubato il suo posto avvicinarsi a lei e blaterale qualcosa,ma essendo che non l'aveva minimamente considerato era difficile capire cosa aveva detto oppure cosa voleva dire.
Relazionarsi con le persone era sempre difficile,perchè la maggior parte delle persone con il quale stava..beh non c'era bisogno di parlare apparte quando era a scuola che li si doveva parlare e spiegare.
Lo fisso provando a capire che cosa volesse,poi vide che aveva in mano una sigaretta e quindi fece due più due e capì,voleva sicuramente accendere.
Prese accendino color argento con inciso sopra un serpente verde smeraldo insieme a delle iniziali,le sue.
E glielo pose Tenga disse mentre lo fissava.
Quel ragazzo aveva uno strano sguardo,come interrogativo - la cosa non gli piaceva -
Sembrava quasi che stava cercando di guarda o di chiedere qualcosa.
Diede una boccata alla sua sigaretta - ultima - per poi spegnarla nel posacenere.
Un fumatore,che non si porta con sè accendino che fumatore è? commento mentre spegnava per bene la sigaretta,l'odore del mozzicone che bruciava non gli era mai piaciuto,anzi la disgustava.
Si sistemò la sua lunga treccia sulla spalla mentre guardo il suo burrobirra questa bevanda è veramente innutile commento piu con sè stessa che con quel ragazzo mentre fissava quel bicchiere ancora pieno.
Si girò verso quel ragazzo,aveva un volto che in quella città non aveva mai visto,però aveva dei lineamenti che gli ricordavano qualcosa o qualcuno ma in quel momento non riusciva a ricordarlo.
Ma dove ti ho già visto,sconosciuto.. pensò fra sè e sè. -
Knut Leifsen.
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La ragazza sembrò risvegliarsi da un sogno, mentre guardava Knut con aria interrogativa. "E questo perché le ho chiesto da accendere..." pensò. Standole più vicino, comunque, riconobbe il Marchio, costringendosi a fare finta di niente. Quando la ragazza le porse l'accendino notò un'altra piccola opera d'arte. "M.A., sta per....?" pensò, mentre si accendeva il piccolo sigaro. "Grazie.... M." le disse con un abbozzo di sorriso. Alla "frecciatina" della ragazza rispose con fare allegro: "Forse sarà solo un po'superficiale: fumando parecchio, un accendino quasi vuoto ha vita breve!". Prese un paio di boccate, poi, sentendo il commento della giovane donna sulla birra, aggiunse, con tono fatalista, ma gentile: "Le offro volentieri il mio drink, l'ho preso in un impeto alcolico che non dovevo assecondare. Se non altro potrebbe aiutarla almeno a scaldarla, visto il clima ed i suoi abiti.". Non appena si rese conto della seconda parte della frase appena detta, iniziò a maledirsi, mentre notava lo sguardo della ragazza su di lui, come ad indagare. Prese un'ulteriore boccata dal piccolo sigaro e, avendo ancora il pacchetto in mano, ne offrì uno alla sue interlocutrice. . -
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Eppure io ti conosco,sarà impressione pensò mentre e lo ascolto.
Quel ragazzo sembrava curioso,di sapere il suo nome come un'ape su un fiore
Semplicemente se vuoi chiedermi come mi chiamo basta farlo non ho ancora ucciso nessuno almeno questo commento lanciando la frecciatina divertita allungo la mano e sorrise Morticia,piacere commento.
Un accendino vuoto per un fumatore è come una bottiglia vuota per un alcoolista commento mentre fisso i clienti poco lontani da loro ormai stesi e in come sul tavolo per il troppo bere.
Si sposto quel tanto per far sedere lo sconosciuto.
Evito per il momento di rispondere alla sua provocazione e scosse la nuca all'offerta del ragazzo sul sigaro.
Preferisco una sigaretta che al sigaro,grazie commento mentre se ne accese un'altra e ne diede una boccata
E devo aihmè rifiutare anche il vostro drink,tra poche ore devo iniziare a lavorare e non vorrei che mi vedessero allegra commento divertita anche se in realtà lei non diventava allegra così facilmente però non poteva nemmeno entrare nella scuola con odore e il gusto dell' alcool addosso alla fine era sempre una professoressa .
Appoggiò la sua sigaretta nel posacenere e decise di rispondere alla provocazione dello sconosciuto,si passo le mani sul corpo in modo molto veloce come se lo stesse modellando ho del puro e caldo sangue che scorre nelle vene,questo tempo non mi raffredda,tranquillo commento divertita.
Si stava divertendo con uno sconosciuto? Oh,si.
Alla fine è vero nelle sue vene scorreva il sangue di un vero Serpeverde che aveva guidato la stirpe dei mangiamorte come braccio destro di Lui.
Quel marchio si vedeva benissimo sulla sua pelle nuda,e ne era orgogliosa perchè lei era così e tutti sapevano che con lei non dovevano scherzare se no non sarebbe stata molto gentile.
Gli venne in mente tutte quelle vittime passate sotto le sue mani,il loro sangue che scorreva sulle sue mani.
A quel pensiero tiro un sospiro,quasi gli mancano quei momento ma sorrise.
Si,era proprio un Mangiamorte e aveva tanto odio nelle sue vene per qualcuno ancora ignoto che dovrà pagarla che al solo pensiero gli veniva da distruggere qualcosa,ma doveva stare tranquilla sopratutto in quel momento.. -
Knut Leifsen.
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C'era qualcosa in lui che attirava la sua curiosità forse semplicemente perchè aveva dei lineamenti conosciuti.
Forse era a una riunione dei mangiamorte? pensò mentre lo fisso ma scaccio velocemente quel pensiero,purtroppo non ne erano rimasti molti e quei pochi che erano rimasti non volevano farsi riconoscere al mondo perchè pensavano ancora che il potere del ministro poteva annientarli,ma quei stupidi non sapevano che il potere del ministero ormai stava scomparendo,e lei era pronta a farlo scomparire del tutto.
Anche perchè era sicura che la morte della sua unica fonte di vita,sua nonna sia stata per mano di loro.
Odio che ribolliva dentro alle sue vene contro quelle persone era cosi forte,che i suoi occhi cambiarono colore e divennero color ghiaccio quasi bianchi,sembravano quelli di un serpente.
Brutto segno,chiuse gli occhi alcune volte sbattendo le palpebre per far andar via quel simbolo che solamente una persona poteva farlo,lui.
Era anche per quel segno che la legava sempre di più a Lui - in tutti i sensi - ed era per questo che lei in quel mondo era conosciuta,fin troppo bene.
Senti le labbra del ragazzo sulla sua pelle fredda,e sorrise a quel gesto era difficile trovare ancora un cavaliere che eseguiva quei gesti.
Un vero cavaliere della notte,difficile da trovare...potrei anche arrossire commento mentre si mise a ridere Nahh,ho detto una cavolata non arrossirei mai fissai quel burrobirra e con disgusto lo fissai sperando di farlo incenerire,almeno si sarebbe sfogata in qualche modo.
Senti Knut parlare e curiosare sul suo lavoro Stare a contatto con altre persone è sempre duro,sopratutto se sono minorenni,per non parlare degli adulti che molte volte sono peggio di loro,però non posso lamentarmi di ciò che faccio commento fissandolo mentre diede un tiro alla sua sigaretta come puoi capire sono una docente,un po fuori dalle righe commento ridendo maliziosamente mentre senti il dorso della mano di Knut sulla sua gamba nuda,prese la palla al balzo e appoggio la sua unghia affilata e laccata di nero sul palmo del ragazzo eseguendo dei cerchietti,voleva fargli sentire la sua unghia affilata? Sicuramente o forse semplicemente provocargli dei brividi,quello era sicuro.
Con una serpe come me,si può solamente avere certezze ma dubbi commentò divertita ma con un tono malizioso.
Diede un altro tiro alla sua sigaretta poi imprecò stringendo i denti e chiamò il cameriere scrocchiando le dita e quel ragazzo poco più venticinquenne,mal un bel ragazzo palestrato e ben messo accorse da lei e sorrise timidamente Dica signorina commento prendendo un blocco degli appunti Oh al diavolo,due Albatroce,uno per me e uno per questo sconosciuto commento sorridendo maliziosamente a Knut.
Il cameriere scomparse appena prese le ordinazioni e dall'altra stanza comparve il ragazzo che era dietro al bancone e decise direttamente lui di servirmi Sapevo che non saresti durata con quel burrobirra,non è da te dolcezza commento mentre si avvicino e appoggio i drink sul tavolo e si sporse in avanti dandomi un bacio sulla guancia.
Oh ma evapora,dopo mangerò delle mentine commento scherzando mentre lo allontanava e lui tornò dietro al bancone ridendo.
Fissai Knut che mi fissava quasi stranito è una cosa di normale routine,come ti ho detto sono conosciuta da abbastanza persone sia qua che dentro all'accademia commento mentre diede un sorso di quello che poteva benissimo definire drink,ora si che era sollevata e le sue papille gustative la stano ringraziando.
Dopo il drink un tiro della sua sigaretta ci voleva,fisso il ragazzo
C'era qualcosa in lui che attirava la sua curiosità forse semplicemente perchè aveva dei lineamenti conosciuti.
Forse era a una riunione dei mangiamorte? pensò mentre lo fisso ma scaccio velocemente quel pensiero,purtroppo non ne erano rimasti molti e quei pochi che erano rimasti non volevano farsi riconoscere al mondo perchè pensavano ancora che il potere del ministro poteva annientarli,ma quei stupidi non sapevano che il potere del ministero ormai stava scomparendo,e lei era pronta a farlo scomparire del tutto.
Anche perchè era sicura che la morte della sua unica fonte di vita,sua nonna sia stata per mano di loro.
Odio che ribolliva dentro alle sue vene contro quelle persone era cosi forte,che i suoi occhi cambiarono colore e divennero color ghiaccio quasi bianchi,sembravano quelli di un serpente.
Brutto segno,chiuse gli occhi alcune volte sbattendo le palpebre per far andar via quel simbolo che solamente una persona poteva farlo,lui.
Era anche per quel segno che la legava sempre di più a Lui - in tutti i sensi - ed era per questo che lei in quel mondo era conosciuta,fin troppo bene.
Senti le labbra del ragazzo sulla sua pelle fredda,e sorrise a quel gesto era difficile trovare ancora un cavaliere che eseguiva quei gesti.
Un vero cavaliere della notte,difficile da trovare...potrei anche arrossire commento mentre si mise a ridere Nahh,ho detto una cavolata non arrossirei mai fissai quel burrobirra e con disgusto lo fissai sperando di farlo incenerire,almeno si sarebbe sfogata in qualche modo.
Senti Knut parlare e curiosare sul suo lavoro Stare a contatto con altre persone è sempre duro,sopratutto se sono minorenni,per non parlare degli adulti che molte volte sono peggio di loro,però non posso lamentarmi di ciò che faccio commento fissandolo mentre diede un tiro alla sua sigaretta come puoi capire sono una docente,un po fuori dalle righe commento ridendo maliziosamente mentre senti il dorso della mano di Knut sulla sua gamba nuda,prese la palla al balzo e appoggio la sua unghia affilata e laccata di nero sul palmo del ragazzo eseguendo dei cerchietti,voleva fargli sentire la sua unghia affilata? Sicuramente o forse semplicemente provocargli dei brividi,quello era sicuro.
Con una serpe come me,si può solamente avere certezze ma dubbi commentò divertita ma con un tono malizioso.
Diede un altro tiro alla sua sigaretta poi imprecò stringendo i denti e chiamò il cameriere scrocchiando le dita e quel ragazzo poco più venticinquenne,mal un bel ragazzo palestrato e ben messo accorse da lei e sorrise timidamente Dica signorina commento prendendo un blocco degli appunti Oh al diavolo,due Albatroce,uno per me e uno per questo sconosciuto commento sorridendo maliziosamente a Knut.
Il cameriere scomparse appena prese le ordinazioni e dall'altra stanza comparve il ragazzo che era dietro al bancone e decise direttamente lui di servirmi Sapevo che non saresti durata con quel burrobirra,non è da te dolcezza commento mentre si avvicino e appoggio i drink sul tavolo e si sporse in avanti dandomi un bacio sulla guancia.
Oh ma evapora,dopo mangerò delle mentine commento scherzando mentre lo allontanava e lui tornò dietro al bancone ridendo.
Fissai Knut che mi fissava quasi stranito è una cosa di normale routine,come ti ho detto sono conosciuta da abbastanza persone sia qua che dentro all'accademia commento mentre diede un sorso di quello che poteva benissimo definire drink,ora si che era sollevata e le sue papille gustative la stano ringraziando.
Dopo il drink un tiro della sua sigaretta ci voleva Mi sono permessa di ordinarti un altro drink,scusami forse dovevo chiedertelo prima commento fissandolo.
Diede un altro tiro alla sua sigaretta e lo fisso curiosa,ora era lei che voleva curiosare nella sua vita ormai,sai che lavoro faccio e tu invece che fai in questa città?Sei arrivato da poco in città vero,perchè non ti ho mai visto in giro.. -
Knut Leifsen.
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Edited by Knut Leifsen - 6/3/2016, 20:01. -
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Le chiacchiere con quel ragazzo erano rassicuranti e rilassanti,come una bella lotta sanguinaria,che goduria.
Sorseggio il suo drink con molta calma,sapendo che appena quello fosse finito doveva andarsene da quel posto.
Si stava divertendo con quello che ormai non era più uno sconosciuto però sapeva che se correva così,sarebbe stata solamente un'altra vittima di letto,e le sue vittime di letto non l'avrebbero più vista - o visto la luce - bisogna vedere come si vuole interpretare.
I deboli non mi sono mai piaciuti,sono sempre li pronti a piangere sul latte versato a fare le vittime per chiedere pietà su una pietà che non può esistere commento rispondendo alla frase di sfida che gli lanciò quel ragazzo anche se lei in realtà era diventata seria,senti la mano del ragazzo ora dietro la sua schiena,era come se gli accarezzava le ali che aveva tatuato sulla schiena.
in questo mondo non si può esser deboli perchè in si diventa solo vunerabili ai nostri nemici che sono li,pronti a spellarti vivo appena esegui un passo falso,è sempre meglio guardasi alle spalle e non fidarsi di nessuno perchè la persona più cara a te sicuramente ti accoltella alle spalle per pochi falchi commentò mentre lo fisso nei occhi in un modo talmente serio che avrebbe gelato il sangue a un serpente.
Voleva forse avvertirlo di cosa andava in contro se gli pestava i piedi,o semplicemente voleva avvisarlo che se mai fosse stato della parte dei deboli lo avrebbe ridotto cibo per serpenti? Si,voleva perchè lei non poneva molta fiducia in nessuno,solamente verso una persona che pian piano se l'era conquistata e viveva dentro le mura di quell'accademia.
Lui che la stava inconsciamente aiutando anche se non lo sapeva ancora.
Ti sembra molto strano che una come me faccia la docente?Pensavi che potessi fare un'altro lavoro come l'accompagnatrice di uomini?Che vita strana eh commento divertita anche se fisso il ragazzo seriamente Inghilterra mi ha fatto crescere la passione per insegnamento della Divinazione per questo ho voluto seguire queste radici,anche se si chi mi vede non pensa subito che io eseguo questo lavoro,è anche vero che amo far cadere gli uomini ai miei piedi,e divertirmi come voglio commento sorridendo maliziosamente La dolcezza non scorre nelle mie vene,la scia che mi ha cresciuto non me l'ha mai insegnata quindi si so essere molto severa e mi faccio rispettare da chiunque commento sorridendo mentre gli vennero in mente quei momenti a Hogwarts quando era entrata nella Casata dei Serpeverde,una casata che ama erano piccoli ribelli.
Si ricordò quando era appena entrata in quella casata e dei ragazzi del quarto anno si volevano divertire con lei e gli ultimi arrivati,erano dei grifondoro.
Avevano sbagliato persona,essendo che finirono appesi come salami al lampadario della Sala grande,un divertimento che rimase sulla bocca di tutte e da iniziò la sua grande salita,tutti la rispettavano - chissà perchè -
Senti il bicchiere del ragazzo tintinnare vicino al suo sorrise e alzo il suo drink quasi finito allora a noi,e si speriamo di conoscerci meglio commento mentre diede un sorso al suo drink.
Interessante come lavoro,se hai la pazienza a incidere bacchette avrai anche la pazienza con i ragazzini,nella scuola credo che cercano docenti se ti interessa commento divertita,sarebbe stato bello averlo in giro per l'accademia anche se quel pensiero gli sparì subito dalla mente.
Aveva appena conosciuto quel ragazzo e già era felice di vederlo di nuovo? No ma che pensava
Stupida mente,stai zitta e fatti gli affaracci tua pensò alzando le spalle.
Scozia quindi?Bel posto,io invece vengo dall'America anche se ho vissuto molti anni in Inghilterra commento mentre sorseggio ultimo goccio del suo drink.
Il suo drink stava giungendo alla fine,ormai era ora d'andare.
Il tempo passava e lei non poteva fermarlo almeno ora.. -
Knut Leifsen.
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Edited by Knut Leifsen - 6/3/2016, 22:58. -
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Quel ragazzo doveva esser di più che un semplice mago che incideva bacchette.
Accosto quel pensiero nella sua mente e lo fisso Tu sei diverso dalla feccia che compone questo mondo,c'è qualcosa in te che non mi è nuovo commento mentre finì del tutto il suo drink e si concentro sulle sue parole.
Doveva per forza aver subito anche lui qualcosa di così misterioso e oscuro nella sua vita,lo capiva da come parlava.
Lei è sempre più cavaliere,messier commentò sorridendo.
Tutto così veloce,tutto così all'improvviso che quasi non se nè accorse,quella mano che saliva per la sua schiena per finire sul suo collo.
Quelle volto che si avvicinava e quel bacio così improvviso ma cosi strano : quasi dolce.
Quella barba curata che gli sfregava sul volto,quel gesto così strano.
E poi quel momento che finì forse troppo veloce,quel ragazzo si stacco da lei e la fisso,voleva una reazione? Sicuramente se fosse stata un'altra gli avrebbe urlato contro e mandato al diavolo ma a lei quel gesto era piaciuto per questo si avvicinò a lui e gli prese il volto fra le mani e lo baciò.
Ricambiò quel bacio ma mettendoci un pizzico di malizia e una dose di passione,giocando col suo piercing.
Per poi staccarsi e fissandolo ancora con le mani sul suo volto e lo fisso nei occhi.
Chi sei in realtà Knut? commentò erano le uniche parole che gli uscivano dalle labbra
Si stacco e si allontanò da lui fissandolo e lo immaginò in un mantello nero con un cappuccio in testa e una maschera bianca sul volto.
Gli mise le mani sulle braccia e alzo le maniche della maglia stava cercando una cosa,un dettaglio un simbolo che gli desse una conferma.
ma sapeva che quel simbolo non era semplice da individuare,e sapeva benissimo che molti di loro lo nascondevano come se fosse peste perchè avevano paura.
Unica cosa che vide fù una benda bianca attorno al braccio,stranamente nel punto dove doveva essere il marchio
Ti sei fatto male a intagliare bacchette? commentò fissandolo mentre passo la sua mano fredda sulla benda.
Sposto leggermente la testa di lato e lo fisso era giunto il momento di mettere le carte in tavola? Forse era giunto il momento di esprimere chi veramente era o non era prudente?
Molti erano diventati dei traditori andando con l'altra sponda del fiume,molti avevano tradito per un pezzo di pane,ormai erano rimasti in pochi quelli che avrebbero donato la vita per combattere col male.
Era giunto il momento di metterlo alla prova,solo la lingua che univa i Serpeverde poteva servire,sapeva che era un rischio,ma se non era una Serpeverde poteva pensare che mi si era impappinata la lingua quindi non rischiava così tanto
SsssehhhHaaseyythaaEhhhaayaaHaa SsssehhhAyaeehHasseeyssseyaaSsss?domandò fissandolo nei occhi seriamente.SPOILER (clicca per visualizzare)Traduzione: Mangiamorte?
Alla fine voleva una semplice risposta,poi se ne sarebbe andata.
Doveva andarsene ormai il tempo era scorso molto velocemente e il suo orario di lezione stava arrivando.
Quindi doveva avere quella risposta,anche se sapeva che quel ragazzo poteva anche pensare che era un trucco oppure veramente si era immaginata una cosa che non era vera.. -
Knut Leifsen.
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Quando la chiamò signora lo fisso e scosse la nuca non mi devi chiamare così, è molto tempo che non sono chiamata così è sopratutto non voglio che tu lo faccia commentò fissandolo la chiacchierata aveva svelato molte cose in poco tempo quindi si accese una sigaretta e ne diede un tiro abbastanza lungo non dubitato del tuo intento,infatti immaginavo che la copertura era dovuta a una giusta causa,io invece se devo coprirlo velocemente eseguo una magia ma voglio mostrarlo anche perché oRa come ora sto solamente aspettando che mi trovino,perché ho in serbo una vendetta ma le cose devono andare con calma per questo sono anche entrata nel l'accademia oltre al fatto che amo divinazione e antiche rune ma anche perché devo avere una copertura per il mio piano,quello di farli fuori tutti commentò mentre diede un altro tiro alla sua sigaretta solo che ad oggi so che hanno cambiato parti di loro e c'è un pezzo grosso che ancora non ho capito chi è per questo sto indagando dal dentro [/color ] commentò accentuando la parola loro non poteva dite apertamente che stava parlando del ministero in giro c'erano sempre orecchie indiscrete.
Gli accarezzo il volto e gli sorrise dando un altro tiro veloce alla sua sigaretta e spegnendola nel posacenere.
Si alzò dal tavolo e gli sussurrò [color=#b35bc0] non voglio che questo incontro venga dimenticato perché ora sai chi sono, pensaci semplicemente come Morticia commentò mentre lo fisso ora devo scappare il lavoro mi chiama ma certamente ci rivedremo per la citta sorrise mentre gli diede un ultimo bacio veloce sulle labbra e si diresse verso la porta per pOi scomparire.
Quell'incontro non avrebbe certamente dimenticato.
Un Mangiamorte fedele che era in città,era un Buona notizia che gli allegro la giornata.
Si diresse verso i cancelli della scuola felice e contemplando quell'incontro.. -
Knut Leifsen.
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Edited by Knut Leifsen - 7/3/2016, 18:13.